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4 CONSIGLI CHE AUMENTERANNO IL TUO CARISMA

4 CONSIGLI CHE AUMENTERANNO IL TUO CARISMA

Essere una persona piacevole e carismatica è completamente alla tua portata. Quello che ti serve è la capacità di cogliere alcune importanti qualità sociali alla base di quello che io chiamo "Sistema Quoziente Carisma".

Ecco il modo più potente per iniziare a costruire una “personalità carismatica”, e diventare una persona più apprezzata e ammirata.

La prima cosa che le persone cercheranno di capire quando ti incontrano per la prima volta, sarà se possono fidarsi di te. É chiaramente difficile farsi piacere qualcuno se prima non ci fidiamo di lui.
La decisione è quasi interamente inconscia, e solitamente si basa su come riesci a regolare la trasmissione di due caratteristiche: fiducia e credibilità.

Tra le diverse cose che puoi fare in modo che le persone si fidino di te e ti considerino credibile, c'è ne una che spicca su tutte ed è la capacità di ascolto.

Quindi ascolta di più le persone quanto parlano. Sembra banale, ma non lo è.

Ascoltare non significa "aspettare il proprio turno" mentre la nostra mente divaga e pensa alla risposta, oppure attende passivamente o, peggio ancora, pensa ad altro.
Questo è il solito grave errore della comunicazione: la maggior parte delle volte non ascoltiamo per capire, ma per rispondere. Invece concentriamoci nel capire cosa ci dice l’interlocutore senza farci distrarre da quello “che poi vogliamo dire dopo”.

Un vecchio adagio dice: “Abbiamo due orecchie e una bocca per ascoltare il doppio e per parlare la metà”. Incredibilmente attuale ancora oggi!

Ti è mai capitato, conversando con qualcuno, di avere la sensazione che la tua mente fosse lì solo a metà, e che l’altra metà vagasse in giro? Secondo te l’interlocutore se n’è accorto? Certamente sì!
La mancanza di ascolto attivo, con il conseguente calo di presenza, non soltanto si nota, ma rischia anche di essere avvertito come una forma di falsità, con conseguenze spiacevoli sul piano emotivo.

Purtroppo durante le conversazioni in media ci distraiamo per circa il 50% del tempo. E quando accade questo, il nostro linguaggio del corpo cambia in maniera evidente. Gli occhi diventano più spenti ed appaiono, per così dire, “appannati”, e non sono più diretti all’interlocutore. E' come se non guardassero veramente niente in particolare. Così anche le nostre espressioni facciali diventano più lente. Tutti segnali di cui il nostro interlocutore si accorge, ovviamente.

La prossima volta che parli con qualcuno, verifica ad intervalli regolari se la tua mente sia davvero lì o se stia vagando altrove. E vale anche solo pensare alla frase successiva. Cerca di riportare l'attenzione al presente ogni volta che puoi. Dedicare totale attenzione, anche se per poco tempo, farà sentire la persona capita, apprezzata e rispettata e avrà la sensazione che stia contando veramente qualcosa per te. Si sentiranno un pò speciali.

L’ascolto attivo richiede quattro passaggi: sentire, interpretare, valutare, rispondere.
Il primo passo vuole che interrompi tutto quello che stai facendo e presti attenzione. Per proseguire, “ricostruisci" quello che hai sentito e fai domande di chiarimento. Valutare significa evitare i giudizi affrettati andando dritti alle conclusioni: “Devi essere sicuro di avere tutte le informazioni pertinenti prima di farti o di esprimere un’opinione.” Infine, dai un riscontro per far capire al tuo interlocutore che hai ascoltato.

Un modo semplice per mostrare che stai dando attenzione al tuo interlocutore è quello di agganciare lo sguardo e tenerlo.
È una cosa incredibilmente semplice, ma rimane tra i più efficaci dei consigli.
Guardare negli occhi è anche un modo efficace per trasmettere “competenza”: alcuni studi hanno dimostrato che chi lo fa è giudicato come più intelligente.
Prendi questa abitudine immediatamente. Non richiede pratica o abilità particolari, solo ricordarsi di cercare lo sguardo dell’altro, e di guardarlo negli occhi mentre si parla. Ovviamente non fissarlo come fossi un maniaco! Di tanto in tanto distogli lo sguardo dagli occhi per alleggerire la connessione, ma rimani sempre con lo sguardo al viso.

Un altro modo di far sentire la persona importante è evitare di interromperlo. L'interruzione instilla un pò di frustrazione nell’interlocutore per non aver finito il ragionamento e inoltre la persona aspetterà che voi finiate di parlare, senza ascoltarvi veramente, perché dovrà finire il suo ragionamento.

A volte capita che non siate voi a interrompere, ma gli altri. In questo caso, se qualcuno è stato interrotto, chiedetegli di continuare.
Pensaci: come ti senti quando le persone ti interrompono magari mentre stai raccontando una storia? Rimani scomodamente in sospeso, chiedendoti se qualcuno ti stava veramente ascoltando.
Se assisti ad una scena del genere, libera dall’imbarazzo la persona con una domanda di appoggio, come: “Ehi, come finiva poi la storia della camminata in montagna? Eri arrivato che ti faceva male il piede... poi?”
Metterai immediatamente la persona a suo agio e la farai sentire apprezzata.

Un’altra buona abitudine che puoi prendere è quella di far sparire dalla vista il tuo telefonino mentre parli con le persone.
Non guardare di tanto in tanto i messaggi o, peggio ancora, non rispondere se ti chiamano. Lo richiamerai, chiunque esso sia, dopo aver finito di parlare con la persona. Se rispondi invece, manderai un messaggio che coloro che ti chiamano sono più importanti del tuo interlocutore. Pensaci: come ti senti se mentre parli con qualcuno, questo risponde al telefono lasciandoti lì come un salame a far niente? Scommetto che dopo alcuni istanti di imbarazzo prenderai anche tu il telefonino in mano.
Tutto questo non ha niente di carismatico!

Se ci pensi non c'è niente di così complicato da fare, devi solo portare l'attenzione a questi pochi elementi. Li ripeto: ascolta, guarda negli occhi, non interrompere e metti via il telefonino!
Più farai sentire importanti le persone e più loro assoceranno a te Carisma.
Prova, vedrai che differenza!